Si fa seguito alla nota circolare di questa Direzione generale, emanata in data 30 ottobre 2019 con prot. 61200, per aggiornare le linee di indirizzo per il percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) per il linfoma anaplastico a grandi cellule in pazienti con impianti protesici mammari (BIA-ALCL).
Il BIA-ALCL è una rara forma di linfoma che può svilupparsi in pazienti portatori di protesi mammarie, impiantate per finalità estetiche o ricostruttive. Ad oggi, nel mondo si registrano circa 1200 casi – 1 su 10-35 milioni di pazienti impiantati.
In Italia, negli ultimi 10 anni, con circa 55.000 protesi mammarie vendute ogni anno, sono stati notificati al Ministero della salute 92 casi (dato al 29 novembre 2022).
L’eziopatogenesi resta sconosciuta e la ricerca è orientata a comprendere il ruolo che la protesi mammaria possa avere nell’insorgenza di questa condizione clinica. Questa Direzione generale sta promuovendone la ricerca anche finanziando uno studio genetico volto a comprendere perché, con una stessa tipologia di protesi mammaria, solo alcuni soggetti sviluppino questa condizione clinica.
Anche se la malattia ha una prognosi favorevole quando è diagnosticata in stadio iniziale, la scrivente Direzione generale continua a monitorare puntualmente la casistica italiana ed a promuovere ogni iniziativa ritenuta necessaria per diffondere informazioni corrette ed omogenee sul territorio nazionale.
Sulla base delle più recenti evidenze scientifiche e dei risultati degli studi condotti sulla popolazione italiana dei pazienti affetti dal BIA-ALCL, è stato quindi elaborato l’allegato documento che contiene linee di indirizzo per il percorso diagnostico terapeutico per questi pazienti.