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AUTONOMIA PRESCRITTIVA PER DIABETOLOGI, CARDIOLOGI E PNEUMOLOGI IL SÌ DELL’ORDINE DEI MEDICI DI CASERTA MA GLI SPECIALISTI NON HANNO IDONEI STRUMENTI E FORMAZIONE

Il Consiglio direttivo dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Caserta accoglie con soddisfazione la missiva di Antonio Postiglione, direttore generale per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale della Campania, in cui si estende la possibilità di effettuare prescrizioni di specialistica ambulatoriale anche ai medici ospedalieri, nonché ai medici specialisti ambulatoriali interni, con specializzazione in diabetologia, cardiologia e pneumologia.

Tale provvedimento fa seguito alla richiesta dell’Ordine dei Medici di Caserta, guidato da Carlo Manzi, di dare uno stop al doppio passaggio dallo specialista al medico di famiglia per le prescrizioni a carico del Servizio Sanitario Nazionale.

Il Consiglio direttivo dell’Ordine di Caserta ha ritenuto però opportuno scrivere di nuovo alla Regione una lettera in cui si apprezza il gesto di estendere la possibilità di effettuare prescrizioni anche a diabetologi, cardiologi e pneumologi, ma si propongono alcuni interventi necessari e concreti ai fini di una piena attuazione dell’autonomia prescrittiva da parte degli specialisti che operano per conto del Sistema Sanitario Regionale. Tali interventi dovrebbero consistere nell’adottare un Sistema di Accoglienza Regionale (SAR) che conferisca maggiore autonomia del SAC (Sistema di Accoglienza Centrale), nel disporre l’installazione di idonei strumenti informatici (hardware e software) a supporto degli specialisti operanti nelle strutture pubbliche, nel programmare idonea formazione per gli specialisti in merito all’utilizzo delle prescrizioni dematerializzate e dei codici del Nomenclatore, nell’abilitare tutti i medici ad accedere al Fascicolo Sanitario Elettronico dei cittadini.

Il presidente Carlo Manzi a tal proposito dichiara: “È giusto allargare a tutti i medici l’autonomia prescrittiva, ma se non diamo agli specialisti gli stessi strumenti dei medici di medicina generale, unitamente a un’adeguata conoscenza del nuovo Nomenclatore, rischiamo di alimentare contrasti che fanno male alla categoria e rendiamo inefficaci le note regionali”. Sempre Manzi conclude: “Le soluzioni ci sono e le abbiamo segnalate. Siamo certi che le istanze del nostro Ordine verranno accolte in tempi ragionevoli, e ci si rende disponibili per ogni forma di confronto o collaborazione in tal senso».

 

Fonte: Ufficio Stampa OMCeO Caserta