Questo “otto marzo” – tradizionalmente dedicato alla donna – per noi non è solo una festa, ma un’occasione in più per porre attenzione alla sempre crescente presenza femminile nella professione medica e odontoiatrica. Una festa per ricordare eventi storici e significativi che ci sollecita ancora di più nell’impegno che da anni mettiamo in campo per sostenere quei cambiamenti culturali e organizzativi capaci di consentire alle tante donne medico e odontoiatra di vivere pienamente la professione, senza scontare barriere di genere, cadute di valorizzazione sociale e civile per meglio conciliare tempi di lavoro e tempi di vita.
Oggi in Italia su 400.000 medici e odontoiatri circa 150.000 sono donne e, considerando la fascia di età al di sotto dei 40 anni, queste sono oltre il 60%, un sorpasso “di genere” epocale nel nostro Paese e nei Paesi della vecchia Europa.
Parlare di donne medico significa parlare della maggioranza nelle nuove generazioni, cioè parlare della medicina e della sanità del futuro.
In questo giorno vorremmo in particolare dare un benvenuto a quelle colleghe che, inserite nei consigli degli ordini provinciali, hanno scelto di aggiungere un altro onere nella loro vita professionale e sociale. Un impegno di grande responsabilità che, se svolto con la passione e la dedizione che le donne sanno mettere in campo, significherà crescita e futuro per tutta la professione e per la sanità del nostro Paese.
A tutte voi colleghe presenti negli ordini e a tutte le donne impegnate nella medicina e nell’odontoiatria, questo giorno serva ad accrescere le motivazioni e le energie necessarie per svolgere al meglio la professione che, nonostante i tempi incerti e difficili, rappresenta comunque una straordinaria opportunità tecnico-professionale, civile e morale, capace di dare molto a noi stessi e alla collettività intera.
Roberta Chersevani Amedeo Bianco
Coordinatrice Osservatorio della Presidente FNOMCeO
professione medica al femminile